Il progetto, che nasce dalla collaborazione tra servizi sanitari e associazioni, ha come finalità la “cura” di persone italiane e straniere che vivono in uno stato di grave marginalità. L’equipe, all’interno del pulmino, è formata da volontari dell’Ospedale Galliera nelle figure di un medico, un infermiere e una psicologa e da due volontari di San Marcellino, associazione che da anni si prende cura di persone senza dimora che vivono nell’area metropolitana di Genova.
La finalità è di creare un incontro facilitato con persone senza dimora, che vivono nel territorio genovese, con cui l’approccio clinico nel contesto sanitario appare spesso difficoltoso, sia per la diffusa impreparazione degli ambiti sanitari nel trattare questo tipo di utenza, sia per le caratteristiche di diffidenza e timore delle persone stesse.
Attraverso l’intervento clinico sui bisogni immediati di tipo fisico si vuole proporre una relazione di sostegno e ascolto dei bisogni emotivi e relazionali, profondamente ambivalenti o negati nella persona senza dimora. Per fare ciò è necessaria una cooperazione tra il nostro servizio sanitario e i servizi sociali e le associazioni che si occupano di senza dimora e che quotidianamente lavorano per instaurare relazioni significative, riparative e continuative. L’obiettivo quindi è di offrire un intervento sanitario che permetta la duplice finalità della cura clinica e dell’avvicinamento relazionale con persone che, in stato di grave marginalità, vivono la distanza e l’autoesclusione dal rapporto con i servizi socio-sanitari e dalle cure. L’ingrediente fondamentale è una comunione di
obiettivi e un approccio interdisciplinare nella progettazione e nell’intervento, in modo da trasmettere alla persona un contenitore affettivo presente per l’ascolto di tutti i bisogni in una visione olistica della persona.
Inoltre “The health care bus” per quanto sia un servizio di volontariato, nasce con la volontà di collaborare con le istituzioni sanitarie e sociali del territorio deputate a prendersi carico di tutte le fasce di popolazione, anche di quelle più “difficili”.

Paolo Cremonesi, Primario pronto soccorso Ospedale Galliera, Genova.

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