OSSERVATORIO DI DOCUMENTAZIONE DELL’APPLICAZIONE DI DIRITTI UMANI

La LUNID, tra le molteplici iniziative con le quali intende contribuire a promuovere una nuova cultura ispirata al rispetto dei diritti umani nelle esperienze concrete, superando l’insostenibile divario tra principi e applicazioni pratiche, istituisce un  Osservatorio di Documentazione dell’Applicazione di Diritti Umani– Arte della Pratica.
L’iniziativa si propone di costituire un’occasione ed un’opportunità di portare a visibilità e rappresentazione esperienze a livello micro e macro che possano essere percepite e lette come successi nell’accezione di esito positivo.
Si può, infatti, definire successo un accadimento programmato ed organizzato in grado di tradurre le finalità scelte in risultati soddisfacenti e coerenti con le premesse iniziali.

La motivazione di tale proposta nasce dalla duplice considerazione fondamentale che:
– oggi siamo in presenza di un grave squilibrio a livello di rappresentazione della realtà attraverso i media, con particolare riferimento alla televisione, nella direzione della violenza, violenza subita, violenza agita, violenza individuale, violenza collettiva.
– se è senz’altro opportuno e doveroso dare visibilità ad eventi negativi e violenti, si ritiene, però, una grave carenza quella di non dare altrettanta rappresentazione all’arte della pratica nell’applicazione dei diritti umani.

I processi di costruzione dell’identità culturale risultano in tal modo gravemente compromessi da tale anomalia: essi, infatti, si producono per scelta e adesione a modelli culturali assunti, pur nella consapevolezza della possibile criticità e problematicità, nella loro dimensione costitutiva in termini positivi.
Un bravo cittadino, una brava cittadina sono apprezzati per quello che sanno fare, per le loro abilità, le loro capacità progettuali, per le scelte esistenziali che li definiscono a livello personale e nelle loro relazioni formali e informali e non perché sono stati bravi in quanto “non hanno ucciso, rubato, etc”.

La sfida che oggi ci troviamo ad affrontare riguarda proprio la capacità di produrre idee, liberare la creatività, far esplodere le potenzialità insite nelle iniziative realizzate.
Le esperienze già concretizzate e quelle in atto sono, al contempo, memoria e mutamento, tradizione e innovazione e costituiscono un tessuto la cui trama rende possibile il riconoscimento ed il confronto.
La lettura assemblata e sistematica di tali esperienze offre una documentazione preziosa dalla quale è possibile trarre indicazioni di crescita, sviluppo, valorizzazione, in una parola: risorsa.

La Libera Università dei Diritti Umani – LUNID, nata a Scanno, sull’onda dell’emozione del terremoto de L’Aquila, con sede operativa a Roma, si propone di fondare una cultura dei diritti umani che registri coerenze tra parole e fatti.
Cultura dei diritti significa condivisione di aspirazioni, di valori e comune orientamento volto a promuovere realtà ispirate al rispetto di tutti e tutte, condizioni di giustizia e libertà in una prospettiva di solidarietà.
L’obiettivo è quello di creare pensieri e linguaggi comuni, dotazioni di senso condivise che non scindano ragione ed emozione, dimensione personale e collettiva, rispettando le reciproche autonomie.

L’intento è quello di operare attraverso un’inversione di prospettiva di percorso che, anziché partire da teorizzazioni astratte, consideri, interpreti e valorizzi in termini sistematici le esperienze concrete dei singoli operatori e operatrici, in chiave interculturale, a livello di generi, competenze, professioni, culture.
In questo quadro l’Osservatorio intende svolgere la funzione di catalizzatore delle esperienze considerate e percepite di successo, analizzate per contenuti, professionalità, dinamiche di relazione, destinatari e risultati, operando nel contempo per una loro diffusione e contaminazione.
L’Osservatorio si propone di reperire la documentazione inerente alle singole esperienze e promuovere un proficuo scambio di obiettivi, metodologie, priorità, realizzazioni.
La finalità indiretta, ma altrettanto importante, sarà quella di costituire occasione di costruzione di reti, che partendo dall’elemento primo della conoscenza, siano in grado di operare attraverso collaborazioni  nuove che, a mo’ di cerchi concentrici, raggiungano un numero sempre più esteso di interlocutori.
L’Osservatorio prevede la costituzione di una specifica Anagrafe.

L’Osservatorio di Documentazione dell’Applicazione di Diritti Umani si propone di:

  • acquisire le “storie” di protagonisti, individuali e collettivi, a livello micro e macro, formando un vero e proprio mosaico le cui tessere vanno costituendo un inedito disegno, ispirato alla cultura dei diritti umani;
  • divulgare, offrendo la massima visibilità, le esperienze di lavoro e di vita positive che presentino coerenza tra obiettivi e risultati;
  • catalogare i beni audiovisivi e cartacei offerti a documentazione delle esperienze comunicate all’Osservatorio;
  • organizzare seminari, convegni, congressi, mostre, ecc., attraverso i quali i protagonisti e le produzioni delle realtà inserite nell’Osservatorio svolgano la funzione di ponte comunicativo tra generi, generazioni e culture diverse;
  • incontrare attraverso momenti seminariali e congressuali, i protagonisti delle realtà inserite nell’Osservatorio, per costruire un ponte comunicativo tra generazioni e culture diverse;
  • promuovere concorsi, rivolti in particolare alle scuole, alle varie strutture formative ed associative, ecc. su produzioni audiovisive, multimediali e di scrittura che documentino la memoria dei testimoni di ieri e le buone pratiche di oggi.

La finalità complessiva dell’Osservatorio è quella di essere strumento di visibilità, comunicazione ed autorevolezza di quanto viene considerato e proposto come eccellenza a tutti i livelli.